Prima ancora dell’avvento di Halloween, per i siciliani questo periodo è sempre stato legato alla zucca. E nei conventi del 1600, gli ultimi giorni di ottobre erano dedicati a una preparazione unica che si è un po’ persa tra le pieghe del tempo: la zuccata. Ma di cosa parliamo?

La zuccata era un ingrediente tipico della pasticceria siciliana. Il passato, in realtà, non è d’obbligo perché anche oggi, quasi quattro secoli dopo la sua “invenzione”, alcune pasticcerie siciliane orgogliose della propria tradizione (e noi siamo fieri di far parte di questo ristretto gruppo!) utilizzano la zuccata per arricchire alcuni dolci.

La zuccata viene ricavata dalla zucca (in origine solo dalla zucca “virmiciddara” a forma di trombetta) attraverso un procedimento lungo e paziente. La zucca viene fatta maturare a lungo e poi, dopo essere stata privata di buona parte dei liquidi, viene cotta e lavorata con lo zucchero.

La zuccata famosa era quella del convento palermitano della Badia del Cancelliere anche se il vero inventore di questa preparazione dolciaria, secondo l’ufficialità storica, pare essere il pasticcere palermitano Salvatore Gulì che, nel 1878, iniziò la produzione moderna di zucca e canditi per aumentare le vendite dei suoi prodotti. Oggi, la zuccata, si utilizza occasionalmente nei dolci con crema di ricotta e noi dove la utilizziamo?

La zuccata è uno degli “ingredienti segreti” delle nostre Rame di Napoli con confettura. Ne costituisce infatti la farcitura insieme alla confettura d’albicocca e la scorza d’arancia candita. Venite ad assaggiarle!