La Pasqua è ormai vicina e tra i dolci che rappresentano maggiormente questa festività non può mancare la Colomba. La classica ricetta la prevede ripiena di canditi e ricoperta di zucchero e mandorle ma oggi è possibile soddisfare ogni gusto con diverse varianti golose.

Tuttavia, pochi sanno che un dolce così tradizionale, in realtà, è caratterizzato da diverse leggende che rendono la sua invenzione immersa nel mistero.

Infatti, si narra che, durante il periodo dell’Alto Medioevo, un gruppo di monaci irlandesi guidati da Colombano stessero viaggiando verso il regno Longobardo, vicino Pavia. Giunti in questo luogo, vennero accolti dalla regina Teodolinda che, per onorarli, fece cucinare un fastoso pranzo con selvaggina pregiata. Tuttavia, essendo periodo di Quaresima ed essendo gli ospiti dei monaci, era impossibile mangiare carne. Proprio per questo, per poter rimanere fedeli alle regole religiose e non ferire la regina, Colombano propose di benedire il cibo in tavola ma, come per miracolo, le pietanze si trasformarono in colombe bianche di pane. La vicenda fu favorevole per i monaci che poterono gustare il pranzo senza alcun senso di colpa.

Un’altra leggenda, invece, vuole che, durante la battaglia di Legnano del 1176, tre colombe fossero state mandate come simbolo di protezione divina nei confronti delle truppe lombarde contro quelle di Federico Barbarossa. Successivamente, grazie alla vittoria dei lombardi, furono preparati dei pani dolci come segno di ringraziamento per il sostegno ricevuto dalle tre colombe.

Tuttavia, la colomba pasquale come la conosciamo oggi è stata inventata a Milano negli anni Trenta, con l’utilizzo di ingredienti semplici e con una lievitazione lenta che lo rende uno dei dolci più amati da tutti gli Italiani.

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