I bambini sono i maggiori fan dei gusti dolci e forse non tutti sono a conoscenza che questa preferenza viene definita già dentro la pancia della mamma.
Infatti, già a partire dalla dodicesima settimana, il feto è in grado di captare tutti i sapori del liquido amniotico grazie alle sue papille gustative situate sui bordi e nella parte posteriore della lingua. Ed è proprio in questa fase che il feto comincia a delineare i suoi gusti, preferendo il sapore dolce.

Tutto ciò viene confermato dallo studio delle reazioni del feto durante l’approccio con i vari sapori: le espressioni facciali sottolineano uno stato di serenità e soddisfazione nel momento in cui una soluzione di zucchero diluito nel liquido amniotico entra a contatto con il feto, a differenza del sapore aspro che spinge il bimbo a serrare le labbra.

Il dolce diviene, quindi, simbolo di tranquillità e sicurezza, sia sotto il punto di vista sensoriale, sia sotto il punto di vista psicologico, in quanto gli organi di senso sono collegati al sistema nervoso centrale: non è un caso che il cervello individua il dolce come uno strumento di gratificazione psicosensoriale.

 

Fonti studi:

Mennella JA, Pepino MY, Reed DR. Genetic and environmental determinants of bitter perception and sweet preferences. Pediatrics. 2005
Feb;115(2):e216-22.

Saper CB, Chou TC, Elmquist JK The need to feed: homeostatic and hedonic control of eating. Neuron, 2002, 36, 199–211