Cresce sempre di più la richiesta, da parte di clienti e consumatori, di trovare negli scaffali dei supermercati dei dolci senza zucchero. Una specie di ossimoro, quasi un’eresia, che però trova i suoi consensi e che a volte, a patto che le ricette siano fatte per bene, può regalare inattese sorprese. Noi di Tomarchio abbiamo accontentato alcuni dei nostri clienti creando, ad esempio, dei frollini senza zucchero. Sono l’ideale per chi vuole stare attento alla linea senza rinunciare al piacere di un buon biscotto. L’opzione senza zucchero, infatti, non deve essere un’opzione senza sapore. Noi lo sappiamo bene, ma in certi casi, può sembrare più facile a dirsi che a farsi.

Quante volte ci avete provato nelle vostre cucine, magari riducendo la dose dello zucchero prevista nella ricetta o usando delle “soluzioni alternative” come il miele? Le altre opzioni, a volte, possono rivelarsi delle trappole. Per non caderci dentro, segui questi consigli flash “rubati” ai nostri pasticceri.

MIELE
Probabilmente è la soluzione più utilizzata per ridurre l’uso dello zucchero da tavola. Non può, però, essere utilizzato in tutte le preparazioni dolciarie. È, ad esempio, difficile da “gestire” nei biscotti perché in cottura tende a renderli molto scuri. Il miele caramellizza prima e più intensamente dello zucchero da tavola, partanto non è adatto per cotture a temperature molto alte. Si sposa bene, nelle torte più rustiche e aromatiche, magari preparate con farina integrale in cui un colore scuro è ciò che cerchiamo.

FRUTTA
Ci sono tantissime ricette, per lo più torte, che rendono la frutta protagonista. Ananas, mele e banane aggiungono dolcezza e sono una scelta salutare per il loro apporto di fibre. Ma ci sono dei contro relativi alla consistenza del dolce. Se volete una pasta vagamente spumosa, soffice ma asciutta, dimenticate la frutta. Succo e polpa rendono il composto piuttosto umido. Dovrete quindi calibrare per bene gli elementi secchi, come la farina. In rete trovate però tante ricette interessanti di plum-cake e brioches alla frutta.

SCIROPPO D’ACERO
In questo momento, la pasticceria americana sta vivendo una grande popolarità. Si moltiplicano i cake designer, le creme al burro, le torte alte e imbottite di coloranti. Si tratta di sapori molto lontani dai nostri (de gustibus!). In questo filone si inserisce lo sciroppo d’acero, quello utilizzato nei pancake. Se volete provarlo sappiate che ha un sapore molto, molto deciso. È liquido e quindi non si adatta a dolci che prevedono lo zucchero come ingrediente strutturale. Ha un retrogusto di caramello quindi è adatto, ad esempio, per le glasse. Un consiglio: provatene prima un cucchiaino per capire se il sapore possa essere di vostro gradimento.