Mangiare è senza dubbio uno dei piaceri della vita. Il momento in cui si assapora il proprio dolce preferito o si morde un biscotto croccante è assolutamente imparagonabile. Si attivano milioni di recettori e reazioni chimiche che conducono, in un attimo, alla felicità. Eppure non tutti percepiamo il gusto e gli aromi allo stesso modo. L’età e il peso influiscono parecchio.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le ricerche sull’alimentazione e la percezione del gusto. Alcune di queste hanno avuto degli esiti sorprendenti!

COME INFLUISCE IL PESO
Alcuni biologi dell’Università di Buffalo hanno scoperto che l’obesità influenza il modo di interprestare i sapori. I test hanno evidenziato che i soggetti in forte sovrappeso hanno una minore sensibilità al sapore dolce. Quindi la loro soddisfazione viene raggiunta mangiando cibi più dolci rispetto alla media ed in maggiore quantità. Praticamente un circolo vizioso…

COME INFLUISCE L’ETÀ
La stessa università ha poi testato le differenze di risposta ai sapori in funzione dell’età dei soggetti. Ne è venuto fuori che i giovani hanno una maggiore attitudine a consumare cibi dolci e che la loro soglia di “eccessivamente dolce” è più alta della media. I soggetti più anziani invece, con l’avanzare dell’età, tendono a preferire i sapori meno dolci e con una più spiccata nota amara. Questo perché, contrariamente a quanto accade col senso del dolce, la soglia del gusto “troppo amaro” aumenta col passare del tempo. Si spiega così come mai alcuni sapori amari come quello del caffè o delle verdure cotte vengano apprezzati solo da adulti.