È il momento di indossare il camice bianco e di far partire la sigla di Superquark in sottofondo, la sentite?

Oggi ci concentriamo sul cacao e lo facciamo con dignità, contrariamente a quanto avviene quando ci troviamo di fronte a qualsiasi cosa contenga del cioccolato. 21 lettere, 21 punti, 21 rivelazioni, molte di queste sorprendenti. Pronti?

  • Antiossidante. Il cacao è molto ricco di antiossidanti. È un vero e proprio superfood, con tantissime qualità benefiche per la salute, che può contribuire a proteggere dall’invecchiamento cellulare, dai tumori, ma anche da malattie come l’Alzheimer.
  • Burro di cacao. Viene estratto a caldo tramite pressatura. Costituisce la parte più nobile della fava di cacao!
  • Cacao. Si tratta del termine utilizzato per riferirsi generalmente al cacao in polvere estratto direttamente dalla fava. Il cioccolato, invece, è il prodotto della lavorazione di cacao in polvere, burro di cacao, zucchero ed emulsionanti.
  • Dipendenza. Si dice che il cacao crei dipendenza. Ma è vero? Sicuramente si tratta di una deliziosa dipendenza fisiologica, dovuta agli alcaloidi contenuti al suo interno, che conferiscono la base amara al sapore delle fave, come la teobromina e la caffeina, i quali hanno effetti stimolanti.
  • Equatore. È l’area in cui cresce il cacao. Quasi tutti gli alberi, infatti, crescono entro i 20 gradi di latitudine dall’equatore, in piena zona tropicale. Tre quarti di essi addirittura entro gli 8 gradi.
  • Fermentazione. È il procedimento che avviene sulle fave di cacao prima dell’essiccazione e che varia a seconda del tipo di cacao che si vuole ottenere. La tecnica di fermentazione influenza fortemente il gusto e la qualità del prodotto finito: il cioccolato.
  • Golosa. È la nuova tortina al cacao puro e zucchero di canna grezzo. Una new entry in casa Tomarchio.
  • Harmattan. È il nome del vento che soffia dal Sahara verso l’Africa Occidentale, dove si trovano due paesi tra i più grandi produttori al mondo di cacao, la Costa d’Avorio e il Ghana.
  • Indonesia. È il terzo produttore mondiale di cacao, anche se i semi vengono solitamente esportati prima della fermentazione.
  • Longevità. È la caratteristica che contraddistingue gli alberi di cacao che vivono ben oltre i 100 anni!
  • Mono Origine. Molti cioccolati di alta qualità sono prodotti con colture mono origine. Ciò vuol dire che proprio come accade per i vini pregiati, alcuni cioccolati vengono prodotti a partire da fave di cacao di una specifica cultivar proveniente da un area ben precisa. Questo permette al cioccolato di avere un gusto e degli aromi estremamente caratteristici.
  • Non processato. La massa di cacao è la forma più pura di “cioccolato” che si può consumare. Essa infatti è costituita al 100% da estratto di fava di cacao.
  • Ombre. Sono quelle sotto cui crescevano, nelle foreste, i primi alberi di cacao. Si trovavano infatti sotto le chiome protettive di altri fusti, metodo di crescita apprezzato ancora oggi e privilegiato dai migliori cioccolatieri del mondo.
  • Piccante. Gli aztechi avevano inventato una bevanda, schiumosa e amara, a base di cacao mischiato con peperoncino e spezie, dal nome Xocoatl, da cui deriva il nome con cui conosciamo oggi il cioccolato.
  • Quetzalkoatl. Èil nome del dio “Serpente Piumato” che, secondo le antiche credenze Mesoamericane, diede il cacao agli indigeni, dopo che gli esseri umani furono creati dal mais.
  • Re del cioccolato. È l’appellativo assunto dal nono imperatore azteco, Montezuma II, per via della riserva di cacao posseduta, contante quasi un miliardo di semi. Secondo la leggenda, pare abbia accolto l’esploratore spagnolo Cortes con un banchetto e coppe di cioccolata.
  • Semi: Crescono numerosi all’interno di un frutto chiamato Cabossa. Essi sono immersi in una polpa aspra ed hanno una forma piatta ed allungata, a metà strada tra una fava ed una mandorla. I semi prendono infatti il nome di fave di cacao.
  • Theobroma. È l’albero del cacao, piccolo sempreverde. Il suo nome deriva del greco theòs che significa dei e broma che sta per cibo. Un vero e proprio cibo degli dei!
  • Uno per uno. Ogni albero produce annualmente molte cabossidi, le quali contengono rispettivamente fino a 40 fave ciascuno.
  • Varietà. Il cacao ha tre varietà principali. Il Criollo è il più pregiato. Rappresenta circa il 10% della produzione mondiale, è molto profumato e delicato. Il Forastero è il più comune, ed il più facile da coltivare. Rappresenta infatti oltre l’80% della produzione mondiale. Il Trinitario infine è un ibrido dei primi due, dai quali eredita rispettivamente il sapore aromatico e la capacità di adattamento geografico della coltura.
  • Zumàrraga. Per buona parte della sua storia il cacao è stato una bevanda che non conosceva lo zucchero. Solo nel 1590 il vescovo Francisco Juan de Zumàrraga aggiunse lo zucchero alla ricetta della bevanda… cambiando la storia.